Zucchero, perché è meglio limitarlo

Ci hanno cresciuti affermando che lo zucchero è un alimento positivo, che ci dà grande energia in poco tempo, che serve al cervello. Importanti studi scientifici hanno dimostrato che, in realtà, è uno di quegli ingredienti che dovremmo assolutamente ridurre, bimbi in primis.

Se è vero infatti che zuccheri semplici e complessi sono indispensabili al nostro organismo per funzionare, questi vanno presi preferibilmente da cereali integrali e dalla frutta (che contengono le benefiche fibre) e non dallo zucchero, del quale è già ricca l’alimentazione industriale e alla quale troppo ci appoggiamo, dai sughi pronti alle merendine, senza parlare delle bevande tipo cola o limonata.

Ulteriori torte o marmellate, anche se casalinghe, o caffè dolcificati, vanno ad accrescere il quantitativo giornaliero, il cui limite massimo per l’OMS deve essere inferiore al 10% della quantità totale di energia quotidiana. Secondo la stessa organizzazione, in realtà, sarebbe preferibile non superare il 5%, cioè 25 grammi che equivalgono a 6 cucchiaini da tè (in alcune bibite, però, all’interno di una sola lattina, sfioriamo addirittura i 40 grammi circa).

Perché questa stretta? Perché quando assumiamo lo zucchero il nostro corpo per bilanciare il picco glicemico è costretto a sovraprodurre insulina; a medio termine questo meccanismo potrebbe causare insulino-resistenza e conseguentemente portare il nostro organismo a sovrappeso, obesità e stato infiammatorio.

A lungo termine invece rischiamo il diabete, la sindrome metabolica e alcuni tipi di tumori (è dimostrata scientificamente la correlazione tra l’assunzione di zuccheri e tumore al seno, ad esempio).

Altri disagi sono più subdoli e meno conosciuti, come il processo di glicazione (avviato dallo zucchero che si lega a collagene ed elastina) che sviluppa un invecchiamento precoce della pelle oppure l’impatto sul nostro microbiota che può essere alterato e causare problemi intestinali.

Lo zucchero ci piace e ci soddisfa: produce dopamina e provoca dipendenza. Dobbiamo ragionare e spezzare il circolo vizioso. Disabituare il nostro gusto allo zucchero è complesso, ma è la strada giusta per preservare il nostro organismo.

Vi sveliamo poi un segreto: quando non saremo più assuefatti allo zuccherino, non solo non ci piacerà più il dolce eccessivo, ma recupereremo una serie la capacità di sentire una serie di sapori che prima erano “soffocati” proprio dallo zucchero.