Una pasticceria senza colesterolo: sogno o realtà?

Realtà, poco diffusa ma è realtà! E a dire il vero non solo la pasticceria può essere priva di colesterolo, ma anche di lattosio (andando quindi incontro a soggetti che hanno questa allergia), conservando la golosità per gratificare i palati più esigenti.

Com’è possibile? Evitando di inserire uova e latticini in impasti e creme, usando ingredienti con proteine e grassi più sani e ricette che “stanno in piedi” senza l’ausilio dei derivati animali. Le alternative vegetali al latte, gli oli come quello di semi o d’oliva e la frutta secca ci aiutano moltissimo.

Si possono avere dessert più salutari rispetto ai tradizionali, ma altrettanto appaganti se, ad esempio, nella frolla anziché il burro usiamo l’olio; pur non inserendo l’uovo, si guadagna in leggerezza senza perdere la croccantezza, provare per credere! Se poi vogliamo evitare che al nostro occhio l’impasto appaia troppo pallido e quindi insolito, aggiungiamo una punta di curcuma in modo che la spezia lo colori di un bel giallo acceso. Anche la crema pasticcera è facilmente ricreabile in chiave 100% vegetale: usiamo una bevanda di soia, di avena o di mandorla, addensiamo con un amido e diamo colore e gusto con una punta di zafferano.

La base per cupcake? Viene perfetta con farina, dolcificante, olio, lievito, bevanda di riso e vaniglia. Se poi ci manca proprio quel tipico sapore rotondo di burro si può dare con quello di cacao. E così via dicendo fino a creare sontuose torte multistrato, preziose mignonnerie, coloratissimi gelati, irresistibili brioches e bomboloni ripieni, che al gusto convincono appieno e che hanno anche la prerogativa di essere altamente digeribili e non lasciare quel senso di pesantezza. Esiste addirittura un filone di pasticceria 100% vegetale crudista, fatta a base di frutta secca, dal grande potere saziante e dai sapori davvero intensi, per veri intenditori! Le sfiziosità non mancano!

Come mai questo modo di creare dolci più healthy non è così diffuso? Perché è moderno e ha bisogno di tempo per essere compreso e conosciuto; altro aspetto non secondario è il food cost: costa senz’altro meno un chilo di burro che un chilo di frutta secca e un litro di latte vaccino che uno di avena. Ma noi per voi scegliamo il meglio, così abbiamo deciso di aprire la nostra offerta a questa avanguardia, essendo certi di fare felici bimbi, sportivi, chi ha problemi di colesterolo o lattosio e chi ci tiene a rimanere in salute mangiando bene!