Il tempo è una risorsa davvero preziosa, lo sanno i genitori, lo sanno i responsabili nelle aziende, lo sanno tutti coloro che comprendono quanto sia utile, necessario e bello vivere una vita piena.
Quando parliamo di bambini e ragazzi, sia nella mensa della scuola che a casa, tutti sappiamo quanto conti l’esempio degli adulti.
Il tempo che trascorriamo a tavola, può essere un tempo di confronto, di scambio, un tempo per condividere affetto e per costruire una relazione sana.
Un tempo per scegliere cosa mangiare
La scelta, è davvero il punto cardine di un’alimentazione sana. Anche se il tempo è tiranno, tutti possiamo scegliere quali materie prime cucinare: possiamo sempre scegliere se metter in tavola piatti ricchi di conservanti e coloranti o se metter in tavola cibo ricco di proprietà nutritive. E’ vero che l‘abitudine al cibo “spazzatura” è difficile da vincere ma è questione di iniziare: poi i benefici saranno tali da non farci più sentire alcuno sforzo nell’alimentarci con ingredienti genuini. E’ chiaro, infatti, che “una buona alimentazione” restituisca al corpo ed alla mente salute ed energia per la vita.
Qualche suggerimento
1 – Il piacere per il cibo va educato. E possibile che i vostri figli o i vostri alunni non apprezzino il sapore delle verdure, argomento di cui abbiamo già parlato qui. Certo i loro gusti vanno rispettati ma anche educati. Il senso del gusto si allena a partire, come già detto nel precedente articolo, dall’aspetto ludico, per arrivare a vivere il momento del pasto come un momento di piacere relazionale. Quando un bambino vive il momento del pasto come un momento di affettività da condividere, è chiaro che anche il cibo diventa espressione di questo sentire a tutto vantaggio del tempo trascorso a tavola in armonia.
2 – Un tempo per stare e un tempo per giocare. Tutti noi siamo stati bambini e tutti noi avevamo fretta di andare a giocare. I pranzi lunghi non erano certo alla nostra portata. Sai la noia di stare ad ascoltare gli adulti in pranzi e cene interminabili? Per la verità e per fortuna, alle volte gli adulti sanno dare il meglio di loro stessi ed essere tanto sensibili da accorgersi che bambini e adolescenti (come del resto tutti gli esseri umani) richiedono attenzione. Se questo avviene e se il momento del pasto è un mento nel quale gli adulti riescono a spegnere i cellulari, o la lasciarli nella stanza vicina, il pasto diventa un momento di condivisione e di supporto.
Come sempre dipende dagli adulti, a casa ed a scuola, dare l’esempio, lasciare – il più possibile – le tensioni lontano dalla tavola ed esprimere sincero interesse per i bisogni e i gusti di ragazzi e bambini. In questo modo il tempo trascorso a tavola si riempirà di significato e mangiare cibo genuino non diventerà solo una necessità ma un piacere.
3 – Quanto mangiano bambini e ragazzi. Le porzioni di cibo nei piatti dei bambini, le decidono gli adulti. Purtroppo gli adulti faticano a capire che bambini e ragazzi vanno osservati ed ascoltati. Se non vogliono mangiare, è possibile che ci sia un motivo, magari non lo capiamo, ma un motivo c’è. Se, diversamente, vogliono porzioni che debordano dal piatto, chiediamoci se si tratta di fame di cibo o di fame di attenzione/affetto. Il rapporto con il cibo, a qualunque età, esprime, infatti, il rapporto con la vita. Il cibo, quello genuino, costruisce vita.
Questo è il motivo che spinge noi di Mensana in Mensalus a selezionare attentamente le materie prime che utilizziamo e a scegliere ingredienti a KM zero reale, anche e soprattutto quando si tratta dell’alimentazione per le scuole.
4 – Cucinare insieme. Questa è un’ottima strategia da adottare in famiglia per educare bambini e ragazzi alla cura di sé. Senza contare gli aspetti formativi relativi alla scelta delle materie prime, al fatto di pesarle e lavorarle, il fatto di preparare il cibo che poi si mangerà insieme, offre tantissimi vantaggi da un punto di vista formativo:
- cucinare insieme unisce
- cucinare ciò che si mangerà aiuta a diventare consapevoli della propria alimentazione
- cucinare, aiuta a prendere contatto con le materie prime e più in generale con la vita.
5 – Conta più l’azione di mille parole. Come sanno tutti gli adulti, non è così facile raccontarla a bambini e ragazzi, nel senso che in fondo capiscono se siamo credibili o no. Alla fine quindi la miglior strategia per bambini e ragazzi, anche a tavola, è dare l’esempio.